Chiedere la compensazione tra crediti e debiti tributari

Descrizione

Chiedere la compensazione tra crediti e debiti tributari

La compensazione tra crediti e debiti tributari consente ai contribuenti, nei termini previsti dalla normativa vigente, di detrarre dalle quote dovute eventuali eccedenze di versamento e può essere relativa al medesimo tributo (compensazione verticale) o relativa a tributi locali diversi (solo per IMU E TASI - compensazione orizzontale), fermo restando il divieto di compensazione tra quota statale e quota comunale di IMU e TASI. Le eccedenze di cui si chiede la compensazione devono riguardare l’anno in corso o gli anni precedenti, senza l’applicazione di interessi.

La compensazione può avvenire solo se non è intervenuta decadenza dal diritto al rimborso.

Se le somme a credito sono maggiori del tributo dovuto, la differenza può essere portata in compensazione per i versamenti successivi senza ulteriori adempimenti, oppure può essere chiesto il rimborso per errato versamento.

L'IMU è versata autonomamente da ogni soggetto passivo; si considerano, tuttavia, regolari i versamenti effettuati da un contitolare per conto degli altri, purché sia stata presentata apposita dichiarazione o comunicazione congiunta specificando le quote d'imposta di ogni contitolare, individuato l'immobile a cui i versamenti si riferiscono e che il versamento corrisponda all'intera proprietà dell'immobile condiviso.

Le quote d'imposta versate in eccedenza possono essere compensate con l'importo dovuto a titolo di IMU per l'anno successivo e/o dovuti da altri contitolari. 

Le somme da rimborsare per la TARI possono essere compensate - su richiesta del contribuente - con il tributo dovuto per gli anni successivi, a meno che non si verifichi una causa di cessazione dell'obbligazione tributaria.